Apiana Extirpe... un gioco diventato storia
La Compagnia degli Arcieri di Scarlino Apiana Extirpe, per la FIARC semplicemente la 09LEON, nasce nel 1993, principalmente per la passione, o lucida follia, del suo primo presidente, Paolo Rustici, che seppe intuire quale potesse essere il fascino di una disciplina, qual è il tiro con l’arco, riportata alle sue origini: l’arco come strumento arcaico di sopravvivenza e memoria ancestrale dell’uomo.
La Maremma, in questo, si adattava benissimo a fare da palcoscenico naturale. Nacque così.
Furono tempi pionieristici, quasi eroici. I mezzi erano scarsi, le conoscenze arcieristiche … pure!
Non scorderò mai il giorno in cui, per risparmiare sulle frecce, pensammo di acquistare aste di ramino in un negozio di Hobby Casa … lo spine? Ma cosa vuoi che sia !?!
In quei giorni le sagome 3D erano una novità assoluta …leggende dicevano che in America ne esistessero a branchi … frutto di esperimenti genetici nei laboratori della NASA … pascolavano entro i confini della mitica “Area51”. Da noi invece … se eri fortunato c’erano i paglioni con le sagome rigorosamente di carta, che si scioglievano alla prima pioggia, altrimenti balle di iuta piene di stracci!
Erano davvero gli albori, quando raccontare ad un conoscente che praticavi il tiro con l’arco era già complicato e dire anche lo facevi in mezzo al bosco, in una disciplina di simulazione venatoria, generava sguardi compassionevoli sul viso di chi ti ascoltava.
Nonostante questo, il gruppo cresceva, piano piano, con esso anche le conoscenze e le capacità arcieristiche e la consapevolezza di appartenere ad una élite. Di pazzi certo … ma pur sempre un élite.
Dal “Balliccione” sede del primo Campo di tiro, la Compagnia, grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale e delle Bandite di Scarlino, ottenne l’area di Fosso al Leccione, che da allora è diventata la sua casa.
Iniziarono allora le prime gare, i più vecchi tra gli arcieri, si ricordano ancora la prima amichevole, in linea, con partenza definita “all’americana”
Dalla sbarra fino al convento di Monte di Muro. Detto così può non sembrare significativo ma se uno si addentra nel bosco e prova a ripercorrere quel sentiero, nei momenti di più assoluto silenzio può ancora udire l’eco degli accidenti che quel giorno vennero giù, fitti come la neve.
Ma ci giocammo tutto nel “terzo tempo “e così, alla prima gara ufficiale gli arcieri tornarono, e non hanno mai smesso di farlo. Nacquero nuove amicizie e anche nuove Compagnie. Il 1998 fu l’anno della svolta. Quella vera. Campionati Italiani FIARC e Campionati Europei IFAA. La cornice “Cala Violina”.Avevamo solo cinque anni e con l’incoscienza della gioventù ci lanciammo in un’impresa davvero ciclopica.
Realizzammo 4 campi ex novo, quattro perché per la prima volta, quell’anno, i campionati italiani FIARC adottarono la specialità 3D. Un campo su 4 aveva solo sagome 3D. Gli altri … i soliti pesantissimi paglioni da “scollettarsi” in spalla fino in cima a Poggio Sentinella.
Quattro giorni di Campionati Italiani, due giorni per modificare i percorsi e 4 giorni di Campionati Europei.
Alla fine fu un successo insperato. Una grande impresa che lasciò il segno, soprattutto nel bene. In ogni caso un grandissimo spot per tutto il movimento. Furono in tantissimi negli anni a seguire ad avvicinarsi al nostro sport.
I corsi organizzati dalla Apiana Extirpe portarono nuovi arcieri e contribuirono a far conoscere nella nostra zona, la FIARC e il tiro con l’arco alla sagoma. Arcieri formati dai nostri istruttori dettero vita ad altre Compagnie nei loro luoghi di residenza, nacquero così la 09ORSO a Sassofortino, la 09ROSE a Rosignano Marittimo, la 09GANO a Chiusdino e la 09HAWK a Castiglione della Pescaia.
La Compagnia crebbe molto, nei numeri e nella considerazione. Non eravamo più, o almeno non soltanto, quei matti che tirano con l’arco in mezzo alla macchia.
La Apiana Extirpe ha continuato la sua avventura di vita, mescolandola con quella di chi ne fa parte o ne ha fatto parte e la vita, si sa, segue percorsi difficili da prevedere, a volte sei in cima al mondo e altre volte ti trovi in mezzo alla “selva oscura”.Ci sono le gioie, quelle sportive non ci sono certamente mancate, abbiamo avuto la soddisfazione di vedere i migliori tra noi raggiungere traguardi importantissimi e ci sono state le gioie personali di ciascuno di noi che sono state condivise con tutto il gruppo, come la nascita di nuovi leoncini, che hanno respirato da subito l’aria di Fosso al Leccione e oggi sono i nostri cuccioli.
Ma con gli anni che passavano, abbiamo sofferto anche di eventi tragici. La scomparsa di tre persone, in particolare, ha segnato molto chi, come me, ha vissuto questa storia fin dall’inizio. Luca Neri, Fabio Gentili (il Ghiro) e Doriana Berti (la Dory). A loro, oggi, il saluto, il ricordo e un bacio verso il cielo.
Nel passare delle stagioni, però, non è mai venuta meno la vogliadi fare e così, nel 2011, ancora una volta, un grande evento, i Campionati Italiani FIARC. Nella tenuta di Col di Sasso questa volta, nuovo Presidente, Alberto Tosi, nuovo Consiglio, una Compagnia rinnovata nel suo corpo sociale, nuovi volti, nuovi nomi ma comunque stesso stile, stessa determinazione. Fu un’altra edizione da incorniciare, anche questa volta 4 nuovi campi realizzati ex novo e record di iscrizioni.
Organizzare degli eventi nazionali, come ben sa solo chi li ha fatti almeno una volta, è un’esperienza unica che richiede un grosso impegno e ha costi molto alti in termine di energie da impiegare. Alla fine però, quando tutto si conclude, tutto ciò che vi è stato dedicato e speso ritorna indietro, non soltanto in termini di mera “soddisfazione”, ma soprattutto come consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie capacità. Ognuno di noi si porta dentro decine di “ti ricordi quando” e, a distanza di anni, i ricordi possono portare nostalgia oppure la voglia di rimettere alla prova quelle capacità.
Ed eccoci allora al 2016, con una nuova sfida, anzi … due !!
La Compagnia degli Arcieri di Scarlino “Apiana Extirpe”, per la FIARC semplicemente la 09LEON, organizza sotto la guida di un nuovo Presidente, Vitale Serio, un nuovo evento nazionale, gli Italian Bowhunter Championship! …” Nuovo nella formula, sicuramente, nuovo perché alla seconda edizione, e nuovo perché capace di riportare a Scarlino, questo piccolo borgo nella Maremma Grossetana, centinaia di arcieri, da tutta Italia … “di nuovo”.E sempre parlando di novità, finalmente dopo 22 anni di gloriosa attività, abbiamo avuto la possibilità di realizzare, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Scarlino e del suo Sindaco, Marcello Stella, la nuova sede della Compagnia.Una struttura polivalente, quella del parco de “Le Costie”, invero già in uso alla 09LEON, che però adesso si è vista riconosciuta la possibilità di trasformarlo in un impianto dedicato esclusivamente al tiro con l’arco. Un sogno che si realizza.
Finalmente potremo avere una struttura da adattare alle peculiari esigenze di una compagnia di arcieri. Sala riunioni, aula didattica, spogliatoi, magazzino, laboratorio.Grazie alla particolare conformazione dell’impianto, sarà possibile realizzare linee di tiro in piano fino a 40 metri e anche una decina di piazzole con sagome 3D.Una struttura di questo genere è ideale per una scuola di tiro, ma anche per l’allenamento tecnico di arcieri esperti.
Vi diciamo la verità, in questi mesi abbiamo lavorato molto, con l’obbiettivo di preparare un campionato che, come ogni arciere FIARC sa bene, non è mai banale: creare percorsi che siano tecnici ma anche divertenti, graditi tanto ai Campioni quanto agli arcieri meno esperti. Lo abbiamo fatto a Fosso al Leccione, a casa nostra e a noi sembra come quando organizzi una festa in giardino per gli amici di sempre, quelli più cari: siamo davvero lieti di potervi avere nostri ospiti..